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lunedì 12 novembre 2012

VILLAGGIO CRESPI D'ADDA

Ieri siamo andatai a trovare i nostri cari amici di Bergamo, che sono nostri coscritti di " DATA DI MATRIMONIO 18/09/2010" nonchè conosciuti in viaggio di nozze.
Due persone squisite con le quali abbiamo legato subito e nonostante 15 anni di differenza in più da parte loro, le nostre esperienze di vita molto simili.
Anche loro al secondo matrimomio, anche loro una famiglia allargata, anche loro stesso concetto della famiglia, della vita, e delle amicizie....
Quando li andiamo a trovare è sempre una gioia e questi nostri incontri sono anche l'occasione per vedere e visitare qualcosa.
Loro abitano a Carvico, un paese a 10 km da Bergamo e li nei dintorni ci sono tante cose da vedere.
In primis la citta di BERGAMO, che per chi non ci è mai stato consiglio vivamente di andare a vedere.
Ci sono opere di Leonardo sparse che ancora oggi vengono usate, c'è il ponte in ferro piu' alto d'europa che collega due sponde del fiume e molto altro.
Ieri ci hanno portato a vedere il "VILLAGGIO CRESPI D'ADDA" che è un villaggio operaio di fine ottocento, concepito però con idee innovative e futuristiche dichiarato patrimonio UNESCO.


CASTELLO - CASA CRESPI


CASE DEGLI OPERAI

FABBRICA




FABBRICA


FABBRICA


VEDUTA DALL'ALTO
I Sigg. CRESPI, avevano una concezione UMANISTICA e paternalistica  per i propri operai.
Questo villaggio era concepito con l'idea di creare l'optimum per i proprio operai, considerati tutti importanti e tutti indispensabili per la buona riuscita della fabbrica stessa.
Tutti gli operai venivano dotati di case con giardino, c'era l'asilo, la scuola elementare e per chi aveva voglia di studiare, venivano pagati anche gli studi nelle scuole di Bergamo, dove venivano formati i futuri impiegati e dirigenti per la fabbrica
La piscina riscaldata, il teatro, il dopo lavoro, il lavatoio, il panificio, la centrale elettrica, l'ospedale, la chiesa, il medico,  lo spaccio alimentare e persino il cimitero.
Tutto a disposizione della popolazione/famiglia.
Tutti si sentivano importanti, e tutti si sentivano parte di un progetto.
Se si rompeva una lampadina, c'era l'elettricista che veniva a cambiartela a spese del "padrone" cosi' come per l'idraulico e il muratore.
Abbiamo visto le case degli operai, quella degli impiegati dei dirigenti e fino al castello casa dei sigg.Crespi.
I signori Crespi inoltre avevano l'usanza alla domenica mattina, finita la messa, di parlare con le persone per chiedere i problemi per capire cosa fare per migliorare la situazione.
Tutte queste informazioni le abbiamo prima lette dall'opuscolo preso all'ufficio informazioni, ma poi abbiamo incontrato un signore di 80 anni lucidissimo e in gambissima, che ci ha raccontato di persona la vita e come tutto era concepito.
A fine giornata le riflessioni e le sensazioni sono state tante, ma una su tutte ha dominato i nostri pensieri.

SE C'E' LA VOLONTA' L'UOMO PUO' ESSERE PROTAGONISTA, NON è UN UTOPIA. UOMINI LUNGIMIRANTI CI HANNO LASCIATO TESTIMONIANZE CHE QUESTO è POSSIBILE.

Questa gita la consiglio. Tra l'altro in primavera il parco che circonda il villaggio è uno spettacolo, noleggiano le bici e ci sono diversi percorsi piacevoli, assolutamente praticabili  e interessanti da fare lungo il fiume Adda e Brembo.

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