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martedì 27 novembre 2012

TENNIS - CHE PASSIONE

Ciao, è dal  mese primo di ottobre che mi sono iscritta al corso di tennis.
Ho coinvolto una mia amica con l'intento di imparare.
Io erano 30 anni che non toccavo una racchetta e lei mai presa in mano.Così ci siamo iscritte nel corso dei principianti. Invece come per magia, tutto ciò che sapevo fare e che avevo imparato, è riaffiorato...... e così sono passata subito di "categoria" lasciando Nicoletta tra i principianti , sentendomi  in colpa perchè pensavo anch'io di dover ricominciare da zero.
Devo dire che come allora, questo sport  mi entusiasma e appassiona un sacco.
Sto facendo un pò di fatica perchè sono fuori forma, ogni tanto mi prendono dei dolori pazzeschi ma non mollo perchè la gioia e la soddisfazione che provo sono impagabili.
Ho iniziato con una lezione a settimana, facendole diventare 2 alla terza lezione.
Così ora vado il lunedì dalle 18 alle 19 e il venerdì dalle 19 alle 20.
Fare attività fisica fa benissimo e anche se sulla carta si sa questa cosa, riuscire a metterla in pratica non è sempre facile.
Io mi sono iscritta spesso in palestra, ho frequentato corsi di nuovo, acquagym ecc ecc, ma ho sempre mollato, perchè mi facevo violenza per andarci.
Ora invece non vedo l'ora che arrivino le lezioni di tennis per giocare e stare bene.
Ho già chieso a Giacomo di organizzarci perchè vorrei andare anche con  lui a fare due tiri. Lui è molto bravo e quando capitava di giocare con me la sua pazienza veniva spesso messa a dura prova.
Ma rimettendomi in carreggiata secondo me sarà molto divertente.
Il lunedì sono nel corso con due donne simpaticissime con le quali ho subito legato. Elena e Sonia. Mentre il venerdì sono con una donna che io ho ribattezzato PSYCO, non mi piace neanche un pò è una zitella acida, non sorride mai e affronta la lezione come se si sentisse la nuova "ERRANI" che per i non addetti a questo sport è la nostra tennista italiana numero uno.
Elena merita una cena pagata, perchè mi ha fatto un sacco di complimenti ieri perchè mi ha detto che non dimostro i miei 43 anni e i complimenti sinceri  fatti da una donna fanno ancora più piacere di quelli fatti da un uomo.
Bene, se tanto mi da tanto, alla fine del corso sarò una ragazzina ^_^  ^_^

mercoledì 21 novembre 2012

POESIA

"PER IL MIO CUORE BASTA IL TUO PETTO.
PER LA TUA LIBERTA' BASTANO LE MIE ALI.
DALLA TUA BOCCA ARRIVERA' FINO AL CIELO, CIO' CHE STAVA SOPITO SULLA MIA ANIMA."

L'ho tratta dalla fiction che ho visto in questo periodo "Questo nostro Amore".
Vorrei chiedervi di spiegarmela.
O meglio, io mi sono data una spiegazione, ma credo di non averla compresa fino in fondo.
Provate ad aiutarmi
Grazie

mercoledì 14 novembre 2012

FAMIGLIA ALLARGATA

Noi siamo una famiglia allargata e dalla mia esperienza gestirla non è per niente facile.
I figli grandi di Giacomo, sono sempre più distanti e difficili da vivere.
A volte ho l'istinto di mollare, perchè parto dal presupposto che se una persona non ti vuole , non bisogna accanirsi.
Ma qui non si tratta di un un fidanzato o di un amico, qui si sta parlando di figli/parenti.
Questi non li puoi scegliere, ce li hai e basta.
Quindi mi sfogo scrivendo queste righe, così mi passa il nervoso e poi mi comporterò da adulta, da mamma e da persona matura.
A volte la maleducazione, l'arroganza, la presunzione di sapere tutto da parte degli altri due figli vale a dire di DAVIDE 18 E DEBORA 22 è veramente pesante.
Lo è principalmente per Giacomo e di riflesso anche per me.
Anche se sono passati tanti anni ormai, è chiaro che la separazione dei propri genitori, è  un trauma che difficilmente si rimargina.
Loro probabilmente mi vivono(e sarebbe lo stesso con un altra donna) come quella che ha rotto i loro equilibri.
I figli sono egoisti. Vedono solo la loro versione, la visione cambia quando si passa dall'altra parte e si diventa genitori.
Vorrei fare dei discorsi da adulti con loro.Vorrei fargli capire delle cose, non per presunzione, ma semplicemente in quanto genitore e mamma e dall'esperienza dettata dall'età.
Vorrei farli riflettere così come faccio con le mie figlie. Creargli il senso critico verso le cose. Io capisco che loro ne hanno bisogno, come hanno bisogno di sentirsi dire dei no.Avere dei punti di riferimento.
Quindi ciò premesso, andrò oltre questo mio malessere e delusione  e io per loro,  ci sarò sempre, come una mamma lo è per i propri figli.

lunedì 12 novembre 2012

VILLAGGIO CRESPI D'ADDA

Ieri siamo andatai a trovare i nostri cari amici di Bergamo, che sono nostri coscritti di " DATA DI MATRIMONIO 18/09/2010" nonchè conosciuti in viaggio di nozze.
Due persone squisite con le quali abbiamo legato subito e nonostante 15 anni di differenza in più da parte loro, le nostre esperienze di vita molto simili.
Anche loro al secondo matrimomio, anche loro una famiglia allargata, anche loro stesso concetto della famiglia, della vita, e delle amicizie....
Quando li andiamo a trovare è sempre una gioia e questi nostri incontri sono anche l'occasione per vedere e visitare qualcosa.
Loro abitano a Carvico, un paese a 10 km da Bergamo e li nei dintorni ci sono tante cose da vedere.
In primis la citta di BERGAMO, che per chi non ci è mai stato consiglio vivamente di andare a vedere.
Ci sono opere di Leonardo sparse che ancora oggi vengono usate, c'è il ponte in ferro piu' alto d'europa che collega due sponde del fiume e molto altro.
Ieri ci hanno portato a vedere il "VILLAGGIO CRESPI D'ADDA" che è un villaggio operaio di fine ottocento, concepito però con idee innovative e futuristiche dichiarato patrimonio UNESCO.


CASTELLO - CASA CRESPI


CASE DEGLI OPERAI

FABBRICA




FABBRICA


FABBRICA


VEDUTA DALL'ALTO
I Sigg. CRESPI, avevano una concezione UMANISTICA e paternalistica  per i propri operai.
Questo villaggio era concepito con l'idea di creare l'optimum per i proprio operai, considerati tutti importanti e tutti indispensabili per la buona riuscita della fabbrica stessa.
Tutti gli operai venivano dotati di case con giardino, c'era l'asilo, la scuola elementare e per chi aveva voglia di studiare, venivano pagati anche gli studi nelle scuole di Bergamo, dove venivano formati i futuri impiegati e dirigenti per la fabbrica
La piscina riscaldata, il teatro, il dopo lavoro, il lavatoio, il panificio, la centrale elettrica, l'ospedale, la chiesa, il medico,  lo spaccio alimentare e persino il cimitero.
Tutto a disposizione della popolazione/famiglia.
Tutti si sentivano importanti, e tutti si sentivano parte di un progetto.
Se si rompeva una lampadina, c'era l'elettricista che veniva a cambiartela a spese del "padrone" cosi' come per l'idraulico e il muratore.
Abbiamo visto le case degli operai, quella degli impiegati dei dirigenti e fino al castello casa dei sigg.Crespi.
I signori Crespi inoltre avevano l'usanza alla domenica mattina, finita la messa, di parlare con le persone per chiedere i problemi per capire cosa fare per migliorare la situazione.
Tutte queste informazioni le abbiamo prima lette dall'opuscolo preso all'ufficio informazioni, ma poi abbiamo incontrato un signore di 80 anni lucidissimo e in gambissima, che ci ha raccontato di persona la vita e come tutto era concepito.
A fine giornata le riflessioni e le sensazioni sono state tante, ma una su tutte ha dominato i nostri pensieri.

SE C'E' LA VOLONTA' L'UOMO PUO' ESSERE PROTAGONISTA, NON è UN UTOPIA. UOMINI LUNGIMIRANTI CI HANNO LASCIATO TESTIMONIANZE CHE QUESTO è POSSIBILE.

Questa gita la consiglio. Tra l'altro in primavera il parco che circonda il villaggio è uno spettacolo, noleggiano le bici e ci sono diversi percorsi piacevoli, assolutamente praticabili  e interessanti da fare lungo il fiume Adda e Brembo.

mercoledì 7 novembre 2012

PAZZI PER LA FICTION

Ebbene si, sono come ipnotizzata e rapita dalla fiction che RAI 1 sta trasmettendo la domenica sera e il martedì QUESTO NOSTRO AMORE.
Ho iniziato a guardarla per caso, e ora puntanta dopo puntata mi ha preso un casino.
La trovo carina, leggera ma anche con spunti di riflessione.
Molte cose che oggi ci sembrano ovvie e normali, nel nostro recente passato italiano, non erano così.
Sono proprio un anziana dentro, ma preferisco guardare questa fiction, che programmi come SOS TATA o cucine da incubo, o cazzate del genere...
Poi ieri ho letto un articolo in cui mi ci sono ritrovata, in quanto spesso dire di guardare la TV è visto in senso dispregiativo, mentre è intellettuale dire andare al cinema o a teatro. Ma se un programma è bello e fatto bene, perchè la Televiosione non dovrebbe essere un mezzo di informazione interessante?
Il nostro paese è stato anche aiutato e unito, dalla televisione e i  racconti dei nostri genitori/nonni sui famosi lascia o raddoppia, corse ciclistiche, corse automobilistice ecc ecc ne sono una esigenza.


Quindi un piccolo sondaggio per capire se anche voi avete il vostro programma preferito, che proprio proprio non potete fare a meno di vedere.

Chi detestate?
Chi invece trovate divertente?

Inizio io.
trasmissioni di cui non può fare a meno....
QUESTO NOSTRO AMORE
PEKINO EXPRESS, adoro GADDO DELLA GHERARDESCA E BARU'
I MENU DI BENEDETTA PARODI


non mi piace
maria de filippi e tutte le sue trasmissioni
real time sandra gozzi e il suo guardaroba di m....
malattie imbarazzanti
extreme makeover - gente che deve perennemente dimagrire
cortesie per gli ospiti
e in genere real time
tranne paint your life che lo guardo per schiattare dal ridere

mi piace
telefilm una mamma per amica - anche se sono replice
la tata - anche se sono repliche


ciao





lunedì 5 novembre 2012

STATUS SIMBOL

Perchè alcuni oggetti/simboli sono diventati così importanti nella vita di tutti i giorni?
Perchè si è diventati schiavi degli status simbol?
Perchè quando si è ragazzine, è così importante appartenere al gruppo? Essere omologate?
Perchè le mamme si devono frantumare i beneamati...per spiegare che è molto pià importante "ESSERE" che non "APPARIRE"?
Perchè è così importante essere tutti uguali?

Questa è una frase che da figlia ho sentito dire moltissime volte, e che faticavo a digerire, ma ora che sono  mamma la dico pure io.
Com'è difficile farlo capire, com'è difficile far capire che il proprio carattere si forma anche con "mazzate, porte sbattute in faccia, abbandoni, incomprensioni, rinunce, E DEI NO."
Sono una mamma che spesso vive il senso di colpa nei confronti delle proprie figlie.

Leggendo qua e la ho trovato questa bellissima frase che sintetizza il mio pensiero.

" L'imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi ed uguali"






venerdì 2 novembre 2012

SUPERVISIONE

Oggi dopo,la bella ramanzina fatta alle gemelle sulla metodologia di studio, ho deciso di supervisionare i compiti svolti.
E mi sono convinta che questa operazione la faró tutti i giorni, almeno finché non avrò visto che hanno capito.
Abbiamo raggiunto l'accordo che loro saranno artefici del loro destino, ma un aiutino nel raggiungerlo glielo voglio dare.
Patti chiari amicizia lunga. Se vogliono essere bocciate, basta che continuino così, senza metterci l'impegno che si richiede a  ragazze che stanno crescendo e non più a bambine delle medie.
Vedremo.
Nel frattempo stiamo cercando,di trovare la quadra per il concerto di maggio dei 1D